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Stati Uniti: Twitter smentisce Trump, lui minaccia di chiudere i social

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Donald Trump
Ieri Twitter ha segnalato come potenzialmente fuorviante un tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, scatenandone l'immediata reazione.

È la prima volta che il social network fondato da Jack Dorsey applica al presidente Usa il nuovo strumento di fact checking introdotto a marzo. Trump ha subito reagito, sempre su Twitter, accusando Twitter di censura e di voler condizionare la prossima campagna elettorale per le presidenziali.

Il social ha segnalato come fuorvianti due tweet di Trump di martedì 26 maggio in cui il presidente Usa sostiene che il voto via posta (proposto da alcuni Stati per le prossime presidenziali a causa della pandemia) sarebbe falsato e soggetto a brogli. In fondo al testo Twitter ha inserito una scritta in blu, preceduta da un punto esclamativo: "Scopri i fatti relativi alle votazioni per corrispondenza". Il link rimanda gli utenti ad una serie di articoli e fonti che smentiscono le affermazioni del presidente americano.

Un portavoce di Twitter ha spiegato al New York Times che i due tweet di Trump "contengono informazioni potenzialmente fuorvianti sulle modalità di voto e sono state etichettate per fornire ulteriore contesto".

Immediata la reazione di Trump, che ha oltre 80 milioni di follower su Twitter e usa molto il social, con numerosi tweet al giorno. Sempre su Twitter, ha accusato il social network di "interferire nelle elezioni presidenziali 2020". E a sua volta ha bollato come produttori di fake news la Cnn e il Washington Post, due dei media presenti nella pagina di fact checking di Twitter.

Il presidente degli Stati Uniti ha poi rincarato la dose, sempre su Twitter, minacciando di chiudere i social: "I repubblicani sentono che le piattaforme dei social media silenziano completamente le voci dei conservatori. Noi metteremo delle regole forti o li chiuderemo, prima che questo possa accadere".





di Redazione






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