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Carlo Bonomi: ''Con i 450 miliardi dell’Ue possiamo rilanciare il Paese''

E dire che le risorse ci sarebbero, continua Bonomi. “Abbiamo un'occasione storica, con tutti gli interventi che l'Europa sta mettendo a disposizione del nostro paese compreso il recovery fund, se sarà nella misura attesa, parliamo di qualcosa come il 25% del Pil italiano, 450 miliardi. Possiamo veramente rilanciare il paese in un momento drammatico, possimao riformare e cambiare il Paese. Dobbiamo farlo tutti insieme, assumendoci ognuno le responsabilità del caso. Ovvio che sta alla politica decidere: ma dobbiamo cambiare l'infrastrutture dello stato perché così non funziona, non può andare avanti”. E la stoccata tipica delle imprese contro il pubblico: “Qualsiasi disponibilità finanziaria abbiamo, se non cambia la capacità dello stato di scaricare a terra gli interventi, non andremo da nessuna parte”. I toni sono stati accesi per tutta la giornata. Nonostante le profferte di pace arrivate dal premier Giuseppe Conte agli industriali, Confindustria non ha abbassato i toni. Al tavolo degli Stati generali ha messo in fila errori, disfunzioni e inefficienze di uno Stato che di fatto rallenta e rende difficile uno sviluppo adeguato dell'economia tanto più necessario ora alla luce della pesante crisi post Covid 19. Un duello annunciato, quello tra Conte e un Bonomi già scettico sull'esito del confronto e su un piano di rilancio più simile ad uno schema che ad un vero e proprio business plan.

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