intervista
L’indissolubile rapporto tra Kledi Kadiu e la danza

Vivere Senigallia (Edoardo Diamantini): Come hai vissuto il periodo del ‘’lockdown’’?
Kledi Kadiu: Il periodo del lockdown è stato duro, come penso lo sia stato per tutti. Nella mia professione, abituato a muovermi tutti i giorni, a sudare, a creare, ad insegnare a tanti allievi… Essere obbligato a stare in casa è stato veramente difficile. Ho ovviamente passato tanto tempo con la mia famiglia, mia moglie e mia figlia, cosa che ho apprezzato moltissimo.
Vivere Senigallia: Come proseguono i tuoi corsi di danza che tieni in tutta Italia in prestigiose accademie?
Kledi Kadiu: Finalmente siamo ripartiti! Con le dovute precauzioni ma oggi possiamo ritornare nelle scuole, nelle sale di danza, assieme ai ragazzi che hanno voglia di ricominciare. Io sarò impegnato, per quanto riguarda agosto, in molti stage estivi in tutta Italia. E continuerò poi in autunno ed il prossimo anno.
Vivere Senigallia: Ho saputo che hai svolto, insieme ad altri ballerini, numerose attività di beneficienza per il tuo paese (Albania, N.d.R.) riguardo il forte terremoto che nel novembre del 2019 lo ha purtroppo colpito. Come hai vissuto a livello empatico e umano quella spiacevole situazione? Quanta la devozione per questa giusta e bella causa?
Kledi Kadiu: Quando succedono queste catastrofi naturali, contro le quali non puoi fare assolutamente nulla, ti senti davvero impotente. Credo di aver fatto, nel mio piccolo, quello che avrebbe fatto chiunque per aiutare tanta gente a risollevarsi in un momento delicato.
Vivere Senigallia: Nonostante la attuale emergenza che sta un po’ condizionando in numerosi aspetti l’andamento generale della società, quali sono le tue aspettative per lo stage che a breve terrai presso la palestra Nirvana di Senigallia?
Kledi Kadiu: Sono felice di venire in questa bella città delle Marche. Spero di dare ai partecipanti dello stage la voglia e la tenacia per ricominciare a fare quello che amano fare. Ma sono ancora più felice di incontrare colleghi che sono anche miei connazionali. In primis Bernard Shehu, che è anche l’organizzatore di questo stage, con il quale più che amico mi sento ''fratello''.
Vivere Senigallia: E cosa ci racconti delle belle collaborazioni con i tuoi connazionali che ogni anno insieme a te prendono parte a questo importante stage (Anbeta Toromani, Hektor Budla, Dorian Grori, Bernard Shehu)?
Kledi Kadiu: Anche se non ci vediamo spesso per problemi logistici e di impegni differenti per ognuno di noi, appena ci rincontriamo è come se non ci fossimo mai lasciati. C’è un forte legame che ci unisce.
Vivere Senigallia: Obiettivi ed ambizioni per il futuro?
Kledi Kadiu: L’obiettivo per il futuro è di continuare a fare quello che so fare meglio: “parlare” con il movimento ai miei ragazzi. Ambizioni non ne ho. Non sono mai stato ambizioso nella mia vita e non inizierò ad esserlo ora. La vita è stata generosa con me, ho avuto già tanto. Quindi l’unica cosa che mi auguro è di veder crescere mia figlia sana e felice.

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