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Elezioni Amministrative 2020: ecco come si vota nei comuni

Eleggeranno un nuovo sindaco il 20 e 21 settembre Chieti, Matera, Crotone, Reggio Calabria, Lecco, Mantova, Fermo, Macerata, Andria, Trani, Arezzo, Bolzano, Trento, Aosta, Venezia mentre Enna e Agrigento voteranno il 4 e 5 ottobre e Nuoro il 25 e 26 ottobre.
Sempre il 20 e 21 settembre saranno chiamati alle urne i cittadini di altre importanti città come Avezzano, Comacchio, Faenza, Imola, Senigallia, Merano e Rovereto.
Le elezioni Comunali prevedono l'elezione sia del Sindaco che del Consiglio comunale. Per poter votare il cittadino che ha compiuto la maggiore età deve recarsi al seggio elettorale corrispondente alla propria sezione di residenza e dovrà avere con sé un documento identificativo e la scheda elettorale, in cui è riportaro dove effettuare la votazione con le relative indicazioni.
La modalità per la votazione è differente a seconda che il comune abbia una popolazione maggiore o inferiore a 15000 abitanti.
In caso di fino a 15000 abitanti l'elettore ha tre possibilità per la votazione: votare il candidato Sindaco senza che nessun voto vada assegnato alla lista, votare la lista e il voto andrà anche al candidato Sindaco o votare la lista e inserire il nome del candidato Consigliere che si preferisce.
Nelle elezioni Amministrative è ammesso anche il voto disgiunto, ovvero votare il candidato Sindaco e al contempo esprimere la preferenza del candidato Consigliere.
Si ricorda che il candidato Sindaco stesso è associato ad una lista che in caso di vittoria avrà due terzi dei seggi, mentre le altre liste saranno distribuite proporzionalmente nel restante un terzo.
Con i comuni con più di 15000 abitanti invece l'elettore può esprimere il proprio voto in diverse modalità:
- votare una lista con sindaco associato ad essa
- votare un candidato Sindaco senza indicare alcuna lista
- votare un candidato Sindaco con una lista associata e esprimere una preferenza per il candadato consigliere. È possibile esprimere due preferenze purché siano indicate persone di sesso diverso: se non si rispetta quest'ultimo criterio, la seconda preferenza sarà nulla.
Il sindaco viene eletto con la maggioranza assoluta, ovvero 50%+1 dei voti. Se nessun candidato ottiene il 50% dei voti i due candidati più votati andranno al ballottaggio due settimane dopo la prima votazione, ovvero 4 e 5 ottobre (ad eccezione di Agrigento e Enna 18 e 19 ottobre e Nuoro 8 e 9 novembre); durante il ballottaggio è sufficiente esprimere la preferenza tra i due candidati e in caso di ulteriore parità verrà eletto il più anziano di età.
Una volta eletto il Sindaco vengono attribuiti il 60% dei seggi alle liste che lo appoggiano e il 40% alle altre liste, ma dalla ripartizione dei seggi verranno escluse le liste che non hanno raggiunto il 3% dei voti validi.
I seggi verranno distribuiti tra tutti i candidati a Sindaco sconfitti, poi all'interno delle coalizioni verranno distribuiti tra le varie liste, riservando comunque il primo seggio conquistato al candidato sindaco. L'attribuzione dei seggi è proporzionale e calcolata utilizzando il metodo D'Hondt, che nel gioco dei resti tende a favorire i partiti più grandi.
Si ricorda che Le Regioni a Statuo Speciale (Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta) potrebbero non attenersi alle stesse procedure.

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