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Viviana Parisi, nuovi elementi sull'incidente. Il testimone: "Gioele vivo dopo lo schianto"

Polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco e protezione civile sono al lavoro alla ricerca di tracce del bimbo scomparso. Impegnati nelle ricerche anche i militari dello squadrone Cacciatori Sicilia, impiegati solitamente nella caccia ai latitanti.
Parallelamente vanno avanti le indagini per chiarire cosa sia successo a madre e figlio. Dagli elementi raccolti finora gli inquirenti sono convinti che Gioele fosse vivo almeno fino all'incidente avvenuto sull'autostrada Messina-Palermo.
Secondo quanto raccontato da un testimone, Gioele era vivo dopo l'incidente: sarebbe stato visto in braccio alla madre, senza alcuna ferita. Lo ha reso noto il procuratore di Palmi che coordina le indagini, Angelo Cavallo.
Riguardo all'incidente, Repubblica ha fornito nuovi dettagli che sarebbero emersi dagli accertamenti. A quanto pare non si sarebbe trattato di un lieve impatto. La Opel Corsa di Viviana Parisi viaggiava a circa 100 chilometri orari quando ha urtato il furgone degli operai che stavano lavorando alla manutenzione delle luci della galleria Pizzo Turda. L’auto ha la carrozzeria fortemente danneggiata nella parte destra, un finestrino infranto e una gomma scoppiata, sempre sul lato destro.
Dagli accertamenti svolti dalla polizia scientifica è emerso anche che il seggiolino del bimbo non era assicurato allo schienale dell’auto, ma solo poggiato sul sedile.
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