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Lazio: Scomparso, a Roma, Sandro Cardulli, giornalista di razza e di vecchio stampo

E’ morto a Roma Domenica 4 ottobre, a 82anni, Sandro Cardulli, giornalista di razza e di vecchio stampo, a lungo redattore de “L’ Unità” e di “Paesesera”, uomo di grande umanità e con una forte, sincera passione per il suo mestiere ( anche a quest’età, ogni giorno non mancava di firmare 2 articoli, sempre).
“Una vita nelle file della militanza della Confederazione a fianco dei lavoratori e dei pensionati. Sandro Cardulli è stato un uomo di grande passione politica, spesa come giornalista - cronista dell’Unità - attento e partecipe delle battaglie della Fnsi, di cui fu anche segretario nazionale, ma sempre sensibile alle vicende dell’intero mondo del lavoro". Così lo ricorda, in un comunicato ufficiale, la Cgil nazionale: sottolineando che la propensione al mondo del lavoro "lo portò a dirigere l’Ufficio stampa nazionale della Cgil nella fase calda delle grandi lotte e conquiste sindacali degli anni Settanta, durante la segreteria generale di Luciano Lama".
Cardulli ha diretto anche "importanti strutture della Cgil, a fianco dei lavoratori della Filis prima e poi ancora dei pensionati dello Spi, di cui fu segretario nazionale. La libertà di opinione, la difesa della libertà di stampa e l’impegno verso tutto il lavoro dipendente, contro ogni forma di sfruttamento e di precarietà della sua condizione, sono sempre stati la sfida da vincere”, per questa firma del giornalismo italiano. “Ultima”, ricorda ancora la CGIL, “la direzione dell’online “Jobs News”, con cui ha dato voce al protagonismo delle lavoratrici, dei lavoratori e pensionati, e fatto uscire dal cono d’ombra il lavoro disperso e silenzioso dei troppi giovani e meno giovani, donne e uomini, senza diritti".
Ma negli ultimi 3 anni, Cardulli ha lavorato parecchio anche nella direzione di K metro 0.it, importante testata online dedicata ai temi di politica europea e internazionale in genere: consultandosi continuamente con l’editore, Nizar Ramadan, cercando di mantenere un rapporto diretto, personale, con redattori e collaboratori esterni.
Alla famiglia di Sandro, alla redazione tutta di K metro 0.it, all’editore della testata, Nizar Ramadan, le piu’ sincere condoglianze. Ciao Sandro, da lassu’ - ne siamo sicuri – continuerai a seguire “le sciagure umane”, ma anche le speranze del mondo; e tiferai, sicuramente, per un difficile, quanto moralmente indispensabile, riscatto del giornalismo italiano.

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