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Intelligence: Servizi, Conte-Renzi, ultimo atto

Proverò ad esprimere la mia opinione, di certo in controtendenza con le tante informazioni e analisi circolanti in questi ultimi giorni da giornalisti ed esperti nel settore intelligence che si affannano a dire la loro riguardo una materia per pochi decifrabile.
Certamente il comune cittadino, meglio identificato quale uomo della strada, da giorni assiste incredulo e smarrito all’ennesimo teatrino della politica che vede uno strano braccio di ferro fra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il senatore Matteo Renzi impegnati a fronteggiarsi aspramente intorno ad un termine inglese sconosciuto per molti: CYBERSECURITY.
In un momento dove contiamo centinaia di morti al giorno per Covid, negozi che chiudono, artigiani e liberi professionisti disperati, aziende sull’orlo del fallimento, ma davvero desta interesse o fonte di preoccupazione al popolo italiano questa strana battaglia che da quanto si sa, si stà consumando intorno a questo strano termine inglese che consiste semplicemente nel difendere un computer, un server, un telefonino o una rete aziendale?
Ora, indipendentemente dal fatto che se parliamo di CYBERSECURITY parliamo di Roba Seria, ovvero di un qualcosa che riguarda la Sicurezza Nazionale di uno Stato, io ritengo che la reale motivazione di questa potenziale crisi di governo, altro non è che qualcosa di molto, ma molto, e molto ancor più importante, altrimenti con le grandi problematiche che stiamo attraversando sarebbe davvero folle assistere ad una sceneggiata che realmente può risultare catastrofica in un momento storico cosi delicato.
Esprimerò sinteticamente questa mia opinione immedesimandomi nel ruolo di Giuseppe Conte dal primo momento che è diventato Presidente del Consiglio dei Ministri
A) Quale semplice Professore ordinario in diritto privato e scienze giuridiche quest’uomo viene nominato improvvisamente da Luigi Di Maio e Matteo Salvini (tanto questo è…) quale Capo di un Esecutivo di un Governo;
B) Pochissime ore di consultazioni e con l’approvazione del parlamento e del Capo dello Stato diventa l’uomo più potente d’ Italia;
C) Sebbene nella funzione di umile servitore dei due capibastone Di Maio & Salvini, assume come la Costituzione detta, la guida, il controllo e la gestione dei Servizi Segreti, organo che, sicuramente ai due giovani novelli “conduttori” sfugge, rappresenta il Meccanismo più importante e delicato per la guida di uno Stato.
D) Basteranno poche ore, un incontro con i direttori delle due agenzie (AISE e AISI) con il DIS, e il bravo ed intelligente Professore si renderà conto che guidare quella macchina (senza entrare nei dettagli tecnici) gli permetterà “lunga vita”.
E) Mentre da subito, Di Maio e Salvini inizieranno politicamente a scannarsi, lui sarà ben scaltro a non condividere con nessuno quella Delega che prevede gli permetterà di rimanere al timone di un Governo Conte, Conte bis, e chissà di quanti Conte ancora.
Direi che a questo punto la storia mi da ragione, considerando che siamo forse ad oggi al Conte Tris e il bravo professore ricopre ancora quel prestigioso ruolo!
Forse, la reale ragione di questa “strana crisi“ stà proprio nel fatto, come appare sempre più chiaro, che qualcuno si è reso finalmente conto di quello strapotere in mano al Professore e mi sembra, anche nella sua stessa maggioranza.
Credo che comunque alla fine, se ci sarà piu ampia condivisione a sedersi intorno al ricco banchetto del Recovery tutto rientrerà e il Governo non cadrà.
Brindiamo comunque in questo caso al Senatore Renzi, quale legittimo custode della Democrazia Parlamentare, che ha saputo anche questa volta scongiurare (speriamo) un altro Uomo Solo al Potere.

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