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ISS: Mantenere la linea del rigore anche dopo le feste. Rt nazionale sale a quota 0,93

Siamo a quota 0,93, rispetto allo 0,90 della settimana scorsa e allo 0,86 di 15 giorni fa. Questo si realizza in un panorama europeo caratterizzato da un nuovo aumento nel numero di casi in molti Paesi e la comparsa di varianti virali segnalate con una potenziale maggiore trasmissione.
Sono ben 4 le Regioni con un Rt sopra 1: Calabria 1,09, Liguria 1,07, Veneto 1,07, Basilicata 1,09. Lombardia e Puglia sono esattamente a 1, e 3 con un indice vicino alla soglia: Emilia 0,98, Friuli 0,96, Marche 0,99. L’incidenza settimanale è a 135 casi x 100 mila abitanti. Valori ancora decisamente alti e lontani dai livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale del tracciamento dei loro contatti. Tale situazione avvalora la necessità di mantenere nel tempo la linea di rigore delle misure di mitigazione adottate nel periodo delle festività natalizie.
Desta sempre preoccupazione il Veneto, che, oltre ad un Rt puntuale maggiore di uno, si accompagna ad una incidenza particolarmente elevata. Pertanto nuovamente si esorta ad applicare con urgenza le misure previste per il livello di rischio attribuito in accordo con il documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 Prot. 32732”
Nel report poi, “si osserva una diminuzione generale dell’impatto della epidemia nei servizi assistenziali, con i tassi di occupazioni dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche sotto la soglia critica a livello nazionale per la prima volta dalla fine di ottobre. Comunque, ancora 10 Regioni/PPAA hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve diminuzione da 2.731 (21/12/2020) a 2.565 (28/12/2020); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 25.145 (21/12/2020) a 23.932 (28/12/2020). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. Sebbene – prosegue - si osservi una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg (305,47 per 100.000 abitanti (14/12/2020 – 27/12/2020) vs 329,53 per 100.000 abitanti nel periodo 7/12/2020-20/12/2020, dati flusso ISS), il valore è ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Questo approccio ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni (attualmente l’incidenza a livello nazionale nei 7gg 21-27 dicembre 2020 aggiornata al 29 dicembre è pari a 134,97 per 100.000 abitanti; tale valore potrebbe essere sottostimato per il basso numero di tamponi nei giorni festivi)”.
Iss e Ministero confermano “la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”.
Nel report infine, si invitano le Regioni/PPAA a realizzare una continua analisi del rischio a livello sub-regionale. É necessario mantenere e/o rafforzare le misure di mitigazione in base al livello di rischio identificato come indicato nel documento “Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” trasmesso con Circolare del Ministero della Salute.

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