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Draghi: assumere più docenti e rivedere il calendario scolastico

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I punti salienti illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi ai partiti minori durante il secondo giro di consultazioni: un piano per la ripresa del mondo del lavoro, rapporti consolidati con l’Europa e grande attenzione alla scuola.

Oltre ai punti legati alle grandi riforme di pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco, anche la scuola sarà al centro del programma di governo a guida-Mario Draghi. Già in passato, e precisamente nel settembre del 2017, l’economista ed ex governatore della BCE, aveva parlato di giovani: “I giovani non vogliono vivere di sussidi. Vogliono lavorare e accrescere le opportunità della loro vita”.

Per investire dunque su istruzione, ricerca e giovani, serviranno, oltre alle risorse per ridurre l’abbandono scolastico, anche quelle per aumentare il numero dei laureati in campo scientifico. Andrà rafforzato il collegamento tra gli atenei e il mondo delle imprese. Tutto questo sarà più fattibile attraverso i 29 miliardi previsti dal Recovery Plan.

Priorità dunque alla scuola per l'"incaricato" del Capo dello Stato: per Draghi, sarà necessario pure rivedere il calendario e assumere un numero maggiore di docenti. Inoltre, comunicando con i gruppi parlamentari fino ad ora incontrati, Draghi ha lasciato spazio ad un plausibile prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti: "il futuro governo dovrà rimodulare il calendario scolastico dell'anno in corso, per recuperare i numerosi giorni persi".