L'infettivologo Galli sulla variante inglese del coronavirus: "Per il momento vaccini validi"

“Oramai è evidente che la variante inglese ce l'abbiamo in casa, come era prevedibile. Queste sono forse le considerazioni che ci spingono a vaccinare il più presto possibile e più gente possibile. Anche perché per il momento, per quanto riguarda almeno la variante inglese, il discorso dei vaccini non dovrebbe essere inficiato. Questo sembrerebbe emergere dai primi dati e dalle prime evidenze. Siamo sicuramente in una situazione in cui l'elemento varianti costituisce un problema - ha sottolineato l'infettivologo - nel senso che è qualche cosa di diverso rispetto al momento iniziale di partenza del problema. Diciamo che siamo di fronte a delle realtà che possono imprimere anche una ulteriore accelerazione all'epidemia".
Galli ha spiegato che “stando a ciò che dicono gli esperti inglesi, i primi riscontri confermano che la variante si trasmette più velocemente tra i più giovani. Varie evidenze vanno in questa direzione. Queste varianti potrebbero avere una maggiore facilità di interazione con i ricettori e potrebbero dunque contagiare anche i bambini". Se tutto ciò dovesse essere avvalorato da un'evoluzione di questo tipo, si tratterebbe di un problema: per i ragazzi e i bambini non c’è ancora un vaccino pronto. Quello prodotto da Janssen (Johnson & Johnson) non è ancora stato approvato dagli enti regolari.

Questo è un articolo pubblicato il 12-02-2021 alle 17:21 sul giornale del 13 febbraio 2021 - 6707 letture
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