OMS: "la sindrome post-covid può colpire un numero considerevole di pazienti guariti"

Conclusioni giunte al termine di una riunione con medici, pazienti e l’Agenzia Specializzata delle Nazioni Unite. L’obiettivo primario è ora quello di lavorare affinché i medici “possano diagnosticarla e trattarla”, La sindrome post-Covid, viene definita “long Covid”, e porta con sé una serie di sintomi che possono essere anche gravi e persistenti nei pazienti che ne sono affetti.
La sindrome può presentarsi dopo la guarigione con sintomi molteplici: Tosse, febbre, mialgia, dolore alle articolazioni, dispnea, stanchezza, disturbi gastrointestinali, disfunzioni nella capacità di percepire gli odori e il gusto, affanno, dolori al petto e tachicardia. Tutti sintomi che, in molti casi, possono abbassare la qualità di vita del paziente e risultare debilitanti.
I sintomi più ricorrenti segnalati con la “long Covid” sono: stanchezza (53,1%), dispnea (43,4%), dolore alle articolazioni (27,3%), dolore toracico (21,7%), disturbi dell’appetito, del riposo notturno e perdita della massa muscolare. Gli studi aggiornati hanno dimostrato che il sintomo più ricorrente, la stanchezza, è presente in circa l’80% dei pazienti studiati.

Questo è un articolo pubblicato il 13-02-2021 alle 12:13 sul giornale del 15 febbraio 2021 - 427 letture
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