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Sondaggi: dopo la nascita dell'esecutivo-Draghi, come cambia il consenso degli elettori

I dati dell’ultima Supermedia ponderata YouTrend (che non è una semplice media aritmetica, ma costituita da diversi tipi di ponderazione per restituire un quadro realistico delle intenzioni di voto), mostrano una flessione di mezzo punto della Lega, che ora avrebbe il 23%, e di 0,4 punti del Partito Democratico, che in questo momento sarebbe al 19,6%. La crescita più marcata (+0,4 punti) verrebbe dagli "oppositori" di Fratelli d’Italia, l’unico tra i grandi partiti ad essersi schierato in maniera compatta contro al nuovo governo: la forza politica guidata da Giorgia Meloni toccherebbe quindi un nuovo record, piazzandosi al 16,5%. Proseguendo in ordine decrescente, troviamo il Movimento 5 Stelle stabile al 14,8%, poi Forza Italia in lieve recupero (+0,2 punti) all’8,1%. Sotto al 4% tutte le altre forze politiche. Sommando i consensi delle forze che sostengono il governo Draghi, la nuova maggioranza varrebbe quasi l’80% (78,6%). Un consenso dunque molto ampio e decisamente superiore a quello dei due precedenti governi di Giuseppe Conte.
Così nel dettaglio:
- Lega 23% (-0,5% rispetto al 4 febbraio);
- PD 19,6% (-0,4%);
- FDI 16,5% (+0,4%);
- M5s 14,8% (0%);
- Forza Italia 8,1% (+0,2%);
- Azione 3,5% (-0,1%);
- La Sinistra/LeU 3,5% (+0,1%);
- Italia Viva 3% (-0,3%);
- +Europa 2% (+0,2%):
- Verdi 1,6% (-0,2%).

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