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Vaccino anti-covid: Pfizer e BioNtech studiano terza dose contro le varianti

Il comunicato ufficiale congiunto delle due aziende che hanno sviluppato e prodotto il vaccino: "Avviata una valutazione legata alla sicurezza e all'immunogenicità di una terza dose del vaccino BNT162b2 per comprendere l'effetto di un potenziamento della protezione contro il Covid-19, causata dalle varianti del virus Sars-CoV-2 circolanti e potenzialmente emergenti”.
Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer chiarisce: "Anche se non abbiamo visto alcuna prova che le varianti circolanti comportino una perdita della protezione fornita dal nostro vaccino, stiamo adottando più misure per agire con decisione ed essere pronti nel caso in cui un ceppo diventi resistente alla protezione offerta dal vaccino. Questo studio di richiamo è fondamentale per comprendere la sicurezza di una terza dose e l'immunità contro i ceppi circolanti".
Ugur Sahin, co-fondatore di BioNTech: "La nostra strategia proattiva di sviluppo clinico mira a creare le basi oggi, che ci consentiranno di affrontare le sfide di domani. Vogliamo essere preparati per diversi scenari. Pertanto, valuteremo un secondo richiamo nel regime attuale e ci prepareremo per un potenziale rapido adattamento del vaccino per affrontare nuove varianti che potrebbero sfuggire all'attuale versione del nostro vaccino a base di mRNA. La flessibilità della nostra piattaforma brevettata di vaccini a mRNA ci consente di sviluppare tecnicamente vaccini di richiamo in poche settimane, se necessario. Questo percorso normativo è già stabilito per altre malattie infettive come l'influenza. Adottiamo queste misure per garantire un'immunità a lungo termine contro il virus e le sue varianti".

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