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L'UNETCHAC lancia la mostra di Mohamed Keita su ragazze e minori vittime di guerre, inaugurazione il 7 marzo in Campidoglio

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Una mostra fotografica racconta il dramma di ragazze e minori vittime dei conflitti armati, e lancia un appello per la pace in Ucraina e ovunque nel Mondo persistono guerra e violenza. L'Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC) organizza in Campidoglio la Conferenza "Networking for a brighter future! Women and girls in the Sub- Saharan Africa: Transforming Education for a Sustainable Future”.

L'evento, organizzato in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici S. Pio V e l’Accademia della Legalità, si svolgerà lunedì 7 marzo alle 16:00 presso la Sala del Carroccio: nel corso della Conferenza sarà presentata in anteprima la mostra del fotografo Mohamed Keita, che sarà promossa dal Network in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite a New York, e sarà ospitata al palazzo delle Nazioni Unite durante la 66° Commissione sullo Status delle Donne (CSW).

"Uno scatto mi ha reso un fotografo da rifugiato. Adesso, grazie alla fotografia e insieme all’Universities Network, posso contribuire a sensibilizzare l’attenzione delle persone sulla condizione che vivono i bambini che non solo in Africa conoscono l’esperienza della guerra”, dice Keita, giovane fotografo della Costa d'Avorio che a soli 14 anni, nel 1993, ha lasciato il suo Paese, in preda alla guerra civile, ed è approdato a Roma .Nel 2017 ha aperto un laboratorio fotografico per bambini di strada in Mali, e da alcuni anni, segue i ragazzi del centro Civico Zero. “Quanto sta accadendo nel Mondo - prosegue - ci insegna che dobbiamo sempre lavorare insieme per proteggere i bambini!”

Le fotografie della mostra ritraggono le giovani e i bambini dell’Africa Subsahariana e raccontano l’indifferenza che, troppo spesso, rende invisibili queste vite. Una violenza che oggi, come sappiamo, si ripete anche nell’Occidente ultratecnologico e interconnesso, e che fa soprattutto dei bambini le vittime più vulnerabili.

Con la partecipazione dell’Assessore alle Politiche Sociali di Roma Barbara Funari e Andrea De Priamo, vicepresidente della Commissione Cultura del Comune di Roma, la Conferenza prevede l’intervento di rappresentanti di istituzioni, accademici, saggisti ed editori che metteranno a confronto diverse esperienze per sviluppare iniziative concrete per garantire la protezione dei minori e difendere, in particolare, il loro diritto all’istruzione costruendo insieme un futuro sostenibile. “Sono foto particolarmente toccanti, anche in considerazione di questo particolare frangente storico. Speriamo di poter ammirare la mostra dal vivo a Roma, con la consapevolezza che il lavoro dei fotografi che hanno la capacità e il coraggio di raccontare i conflitti armati è molto importante per la nostra memoria storica”, dichiara l’Assessore Funari.

“La guerra è un atto grave, ingiustificabile, inaccettabile, ed è sempre inesorabilmente una sconfitta per tutte le parti coinvolte. Alle volte può apparirci lontana, come i conflitti in Africa, alle volte è a noi vicina: ma è sempre drammaticamente reale con i suoi effetti devastanti sui civili, e in particolare sui bambini innocenti. Per questo la guerra uccide ogni giorno: uccide speranze, persone e un futuro possibile", aggiunge la prof. Laura Guercio, Membro del Comitato di Coordinamento dell’Universities Network.

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