GDF Caserta: scoperta associazione a delinquere per truffa ai danni di Stato ed enti comunali, 3 arresti

Il provvedimento compendia gli esiti di una complessa indagine di polizia giudiziaria svolta dai militari della Compagnia di Capua, sotto la direzione di questa Procura della Repubblica, che hanno consentito di far emergere un grave quadro indiziario circa l'esistenza di una struttura associativa che ha posto in essere una serie di truffe ai danni dello Stato realizzando un indebito profitto pari a circa 1,5 milioni di euro.
L'operazione ha avuto origine dalla segnalazione di un'operazione sospetta di giroconto, verso conti correnti esteri, di 198.000,00 euro, a seguito dell'accredito di pari importo da parte del Comune di Capua sul conto corrente di uno degli indagati, per il rimborso di un tributo TASI rivelatosi, di fatto, inesistente. Le attività volte alla compiuta ricostruzione di tale episodio, per il quale veniva disposto il sequestro preventivo della somma provento della condotta truffaldina, venivano successivamente estese al fine di verificare se, nel medesimo arco temporale e nell'ambito della stessa area territoriale, erano state indirizzate ad altri Comuni richieste di rimborso fraudolente con le medesime modalità riscontrate nel suddetto episodio, ovvero previa compilazione di modelli F24 recanti compensazioni tra crediti erariali e debiti relativi a tributi locali, entrambi inesistenti.
Le investigazioni, svolte attraverso attività tecniche, perquisizioni e analisi di documentazione amministrativa e bancaria ed anche mediante l'emissione di Ordine Europeo di Indagine, per l'acquisizione dalle autorità ungheresi di documentazione bancaria necessaria per la ricostruzione dei flussi finanziari dei proventi delle condotte illecite, hanno permesso di ricostruire ventuno episodi di frode, che hanno coinvolto diciassette Comuni, nonché di identificare 23 persone coinvolte a vario titolo.
Per alcuni degli episodi criminosi per i quali sono emersi gravi indizi di colpevolezza le condotte truffaldine non si sono consumate con l'accredito delle somme da parte dei comuni, atteso che i funzionari comunali destinatari di tali condotte decettive, che avrebbero determinato un ulteriore profitto illecito di 1,7 milioni di euro, in seguito a controlli o ad attività istruttorie interne non hanno proceduto ai bonifici delle somme oggetto delle richieste fraudolente, donde la configurazione, in tali casi, di truffe arrestatesi allo stadio del tentativo.
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