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Conte diserta l’appuntamento con gli ambientalisti, la rabbia di ‘Ultima generazione’
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MILANO - Annunciato e poi annullato. E adesso resta solo la rabbia, oltre all'impressione di essere stati sedotti e abbandonati. Gli attivisti di 'Ultima generazione', movimento ambientalista che aspettava l'arrivo di Giuseppe Conte dopo rispettivamente 10, 6 e 4 giorni di sciopero della fame (di Alessandro Berti, Leonardo Lovati, e Alex Passanante) davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, hanno incassato (male) il forfait del leader del Movimento 5 Stelle.
Stamattina era stato annunciato l'incontro con l'ex premier con tanto di comunicato stampa "per chiedergli di persona di fermare la riapertura delle centrali a carbone dismesse, interrompere per sempre ogni nuovo progetto di estrazione di gas naturale in Italia e attivare immediatamente 20 GW di eolico e solare garantendo un percorso di riqualificazione lavorativa per migliaia di persone". La visita di Conte agli scioperanti, su impulso del candidato pentastellato Livio De Santoli, esperto di energia e docente alla Sapienza di Roma, si sarebbe dovuto tenere oggi tra le 16 e le 19 in piazza della Scala, approfittando della presenza in città dell'ex premier per un'iniziativa elettorale stasera.
Ma pare che Conte non abbia gradito l'annuncio preventivo alla stampa di 'Ultima generazione'. "È evidente che Conte non vuole dichiarare davanti alla stampa e al pubblico quello che ci ha fatto dire privatamente", dice uno degli scioperanti, Alessandro Berti. "Non siamo qui per ricevere supporto o favorire una campagna elettorale. Vogliamo la firma da parte di Conte su un accordo che chiede di interrompere, entro un mese dall'avvio della nuova legislatura, la riapertura delle centrali a carbone dismesse e di vietare ogni nuovo progetto di estrazione di gas naturale".

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