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Top&Flop: The Menu, una riuscita parabola dai toni nerissimi sui celebrato mondo dell'alta ristorazione

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Il grande chef di fama mondiale Julian Slowik (Ralph Finnes), riceve nella sua isola una compagnia di ospiti selezionati per sperimentare il suo ultimo menù. Ci sono Tyler (Nicholas Hoult), fanatico della cucina dello chef, e la sua accompagnatrice Margot (Anya Taylor-Joy) che sostituisce la ragazza per cui Tyler aveva prenotato.

Con loro anche imprenditori, critici culinari, attori caduti in disgrazia e vari rappresentanti dell’alta società. Con il procedere della serata il clima si farà sempre più inquietante fino a quando gli ospiti scopriranno che lo chef ha preparato per loro una delirante e definitiva esperienza. Il cibo ha sempre avuto un posto importante nel cinema come nella vita. Gli anni ’70 e ’80 sono stati l’età d’oro del genere grazie a pellicole come La Grande Abbuffata di Marco Ferreri o Il Cuoco, Il Ladro, Sua Moglie e L’Amante di Peter Greenway. The Menu non è un film d’autore, Mark Mylod non è un artista puro, non è un intellettuale ma è un onesto artigiano che ha lavorato per lo più nella televisione dirigendo serie prestigiose come Shameless o Games of Throne e questa sua ultima opera è difficilmente classificabile: drammatico, commedia, thriller, horror, c’è un po’ di tutto tra gli ingredienti di questa speziata ricetta. L’obbiettivo è il mondo della ristorazione, le sue regole spietate eseguite al battito delle mani del monarca assoluto della cucina, la vuota ipocrisia di certa cucina talmente concettuale ed astratta da portare in tavola il nulla come uno dei piatti che viene servito, il pane senza pane, le condizioni di lavoro dei dipendenti, ridotti a schiavi obbedienti, non manca nemmeno la stoccata a certi programmi Tv che hanno contribuito non poco a creare il fenomeno dei cuochi superstar, evocati soprattutto nella presentazione dei piatti.

Ma è soprattutto contro la società dei ricchi, i paperoni giovani e meno giovani dei nostri tempi, sono loro il vero bersaglio contro cui puntano il dito il regista e gli sceneggiatori. Sono spietati egoisti senza cuore, stupidi quanto avidi e vuoti, maschere di una società in cui il denaro, l’esercizio del potere e l’apparire superficiale sono gli elementi distintivi di un nichilismo autodistruttivo . Curiosamente la stessa tesi di un altro film uscito pochi giorni prima, parliamo di Glass Onion- Knives Out. Sembra ormai che ad Hollywood abbiano intrapreso una crociata contro i vizi del cosiddetto 1 per cento ed ormai la classe alta e altissima sia vista come una minaccia maggiore della diffusione delle armi. Ma non divaghiamo. La storia procede attraverso il confronto tra lo chef osannato religiosamente dalla sua brigata e dagli ospiti e Margot, corpo estraneo agli invitati e a quel mondo, falla imprevista nel progetto del grande cuoco. I protagonisti sono in stato di grazia, Ralph Finnes (Strange Days, Spider, Grand Budapest Hotel, le saghe di Harry Potter e quella di James Bond) tratteggia il suo personaggio con cupa follia, istrionico senza gigioneggiare. Anya Taylor Joy (The Witch, Ultima Notte a Soho e La Regina degli Scacchi) conferma di essere uno dei maggiori talenti della sua generazione, la sua Margot, scettica ed incredula, così lontana da quel mondo, è il personaggio con cui lo spettatore si identifica meglio.

I personaggi di contorno, come il protagonista tiranno, sono ossessionati dalla ricerca di una perfezione impossibile ma si perdono in vuoti rituali, esibizione di status, relazioni di interesse, sentimenti contraffatti come la cucina molecolare che trasforma consistenza e forma dei cibi. Il menù prevede portate che precipitano velocemente i commensali in un incubo atroce nel quale subiranno violenze psicologiche e fisiche. Questa è sicuramente la parte migliore, Myold infatti riesce a tenere alta la tensione rilanciando continuamente con situazioni sempre più forti fino ad un climax che culmina nell’horror. La sceneggiatura, di Seth Reiss e Will Tracy, aumenta con una progressione inesorabile e a tratti scioccante abbandonando sempre di più i toni della commedia man mano che si procede nella vicenda e la regia riesce a tenere insieme i cambi di tono e di ritmo. Poco importa se molti personaggi sono appena abbozzati o se alcuni dei loro comportamenti siano inspiegabili, il film riesce a mantenere un miracoloso equilibrio tra umorismo e crudeltà, satira e angoscia, divertimento e riflessione. Una ricetta da molti tentata ma che poche volte riesce.

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SCHEDA
THE MENU
Di Mark Mylod
USA 2022
Interpreti: Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Hong Chau, John Leguizamo, Janet McTeer, Judith Light, Reed Birney, Rob Yang, Aimee Carrero, Paul Adelstein, Arturo Castro, Mark St. Cyr, Rebecca Koon, Peter Grosz.
Sceneggiatura: Seth Reiss, Will Tracy
Produzione: Hyperobject Industries
Distribuzione: Searchlight Pictures
Durata: 107 min
Genere: Drammatico/Thriller
Uscita: 17 novembre 2022
TRAILER ITALIANO
https://www.youtube.com/watch?v=qCvg0yr89Xs



di Andrea Brocanelli






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