Giornata mondiale del suolo, Crea inaugura la prima pedoteca in Italia

Un enorme banca dati vivente, che custodisce migliaia e migliaia di campioni di suolo, totalmente differenti l’un l’altro, fisicamente, chimicamente e anche prelevati in luoghi geograficamente lontani fra loro. Si tratta di un patrimonio di conoscenze e di dati relativi al suolo, una risorsa talvolta ancora misconosciuta e sottovalutata, ma dal valore inestimabile, attraverso cui passano la sicurezza alimentare, la tutela degli ecosistemi e il contrasto al cambiamento climatico. Proprio per tutelare una risorsa così fragile e per diffondere sempre più la cultura del suolo, il CREA con il suo centro di ricerca Agricoltura e Ambiente, ha inaugurato oggi 6 dicembre presso l’azienda sperimentale di Fagna (Firenze), la prima pedoteca in Italia, fra le poche esistenti al mondo. L’evento, che ha visto la partecipazione di Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero e Paolo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo, ha coinvolto gli studenti degli Istituti Comprensivi di Scarperia e San Piero e di Borgo San Lorenzo in laboratori interattivi guidati dai ricercatori del CREA e finalizzati ad una più profonda comprensione dell'”universo suolo”.
A fare gli onori di casa, oltre a Giuseppe Corti, direttore del Crea Agricoltura e Ambiente, anche Carlo Gaudio presidente del Crea e Stefano Vaccari, direttore generale Crea.
La pedoteca del Crea. E’ tra le prime nel mondo per quantità di campioni di suolo conservati: 32.612 campioni, custoditi in appositi contenitori plastici in quantità variabili tra 100 grammi e 1 kg e provenienti da 13.156 scavi pedologici effettuati in Italia. Al momento ne sono esposti circa 5.500. I campioni di suolo conservati sono della più diversa natura e derivano da moltissimi usi del suolo (agrari, forestali, naturali). Sono già stati caratterizzati fisicamente, chimicamente e anche geograficamente. Tali informazioni costituiscono un database – in parte pubblicato sul sito di Zenodo lo scorso mese di settembre (https://zenodo.org/search?page=1&size=20&q=l%27abate) – disponibile per tutti i ricercatori che ne facciano richiesta e che avranno, quindi, l’opportunità non solo di accedere ai dati condivisi, ma anche di studiare i suoli già caratterizzati dai ricercatori italiani, prendendone una piccola porzione per svolgere ulteriori analisi non ancora effettuate.
“L’inaugurazione della pedoteca è solo il punto di partenza per nuove progettualità – ha spiegato Giuseppe Corti, direttore del Crea Agricoltura e Ambiente – Intendiamo, infatti, attraverso i campioni conservati, valutare e definire la reale diminuzione di sostanza organica del suolo, mettendola a confronto con nuovi campionamenti che saranno effettuati nei luoghi di precedenti prelievi. Ma abbiamo anche in mente – conclude Giuseppe Corti – di utilizzarli per studiare la radioattività naturale dei suoli d’Italia, strumento conoscitivo al momento assente alla scala di dettaglio alla quale possiamo arrivare con i campioni custoditi in pedoteca”. – foto ufficio stampa Crea –
(ITALPRESS).

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