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'Ndrangheta e appalti truccati, arrestati tre imprenditori e un carabiniere

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Indagate altre 10 persone a Reggio Calabria

Appalti e commesse pilotate dalla 'ndrangheta. I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, hanno emesso misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di 4 persone accusate a vario titolo dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione e turbata libertà degli incanti, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Agli arresti domiciliari sono finiti tre imprenditori edili e un carabiniere. Oltre agli arresti è stato eseguito il sequestro preventivo di 11 imprese attive nel settore edile, per un valore stimato in oltre 10 milioni di euro.

Le indagini condotte dal GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria, sotto il coordinamento dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, hanno permesso di scoprire l’esistenza di una cordata di imprenditori edili contigui alla ‘ndrangheta, che, grazie a cointeressenze e corruttele di diversi funzionari pubblici, sarebbero riusciti, in una passata amministrazione cittadina, ad aggiudicarsi diverse commesse di edilizia pubblica. Dalle indagini sarebbero emerse gravi condotte perpetrate da un carabiniere, il quale avrebbe consentito a uno degli indagati di disattendere sistematicamente le prescrizioni derivanti dalla misura cautelare. Oltre a ciò, il militare avrebbe fornito mezzi e apparecchiature tecniche al fine di consentire a soggetti investigati di eludere, tramite vere e proprie “bonifiche” ambientali, eventuali attività di intercettazione condotte a loro carico.

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di Redazione






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