SEI IN > VIVERE ITALIA > ATTUALITà

L’economista Vito Rotondi: “Cultura e responsabilità sociale per affrontare la tempesta perfetta”

5' di lettura 50

ROMA - Durante l'edizione di 'Milano su Diritti e Formazione per un Lavoro oltre le crisi' per la rassegna 'Direzione Nord', Vito Rotondi parlando del "futuro abbandonato" snocciola nelle commissioni governative, presenti i ministri, i numeri con cui l'Italia chiuderà il Pil 2022, individuato quelli che potranno contrassegnare il 2023 con il rischio di una frenata dell'economia causata dalla caduta dei consumi per l'inflazione imperante.
A seguito della decisione dell'ultimo aumento dei tassi della Fed ne ha sostenuto la necessità propria dell'economia reale, politica e sociale. Rotondi adopera cioè gli strumenti più appropriati dell'economia per analizzare il presente e l'immediato futuro nella quotidianità. Ma, quando si tratta di individuare le vie per superare lo stress che sta caratterizzando tutti i sistemi a seguito delle crisi che si vanno susseguendo senza soluzione di continuità - dalla pandemia da Covid alla deflagrazione geopolitica, dall'impennata dei costi delle materie prime al caro energia, alla volatilità dei titoli e all'esposizione verso una recessione mite, l'economista Vito Rotondi quasi sorprende invitando a cercare nella cultura gli strumenti più adatti per non abbandonare il futuro. "La cultura intesa come infrastruttura e la responsabilità sociale d'impresa quale sintesi tra visioni progressiste e conservatrici- dice- sono le chiavi per affrontare con successo e senza soccombere una realtà in cui l'unica certezza è l'incertezza che contempla una mutazione costante, nella quale neppure la diversificazione sembra più essere una sufficiente garanzia, incluso il remoto 'fundamental reset'; il ritorno a funzionalità dell'economia globale e dei mercati finanziari pre-globalizzati". Il richiamo alla cultura "anche durante questa sostanziale riorganizzazione del mondo" per Rotondi è fondamentale perché "la cultura come infrastruttura che insegna la vita umana, civica e professionale può interrompere lo stato generale di ansia, irrequietezza, agitazione e crisi che sono i principali sintomi della tempesta perfetta", esplicita Rotondi. Istituzioni, accademie, business e società, quelle che egli definisce le 'quattro eliche', possono contribuire a "creare cultura, per farne un linguaggio trasversale in favore dei giovani, affinché anche loro possano coronare il sogno della propria vita, attraverso il lavoro". Quanto alla responsabilità sociale dell'impresa, essa è all'origine "di una economia sociale e di un'intelligenza competitiva che promuove il merito e favorisce il senso di appartenenza nel lavoro, indispensabile al progresso della società". È uno scenario, quello delineato dall'economista Rotondi, che individua gli asset su cui "ricostruire perché con il Covid il mondo si è chiuso su se stesso" una tenuta sociale ed economica in un tempo in cui il cambiamento è l'unica costante e rischia di travolgere non solo ogni cosa, ma anche la verve costruttiva. "Approfondire il futuro- sostiene- è studiarlo con la cultura come infrastruttura e porlo a disposizione della società". Come operare? "Il metodo è realizzare un algoritmo multidisciplinare, costruttivo con animo critico, capace di cogliere e generare sinapsi organizzative, quantitative, relazionali, individuali, interiori di soddisfazione morale e sociale come grazia, dono, talento, virtù. Occorre una governance del successo sociale, economico, leale e competitivo. La persona deve sentirsi forte della propria visione esistenziale nella e della comunità di appartenenza; e la comunità più ampia possibile deve avere un forte senso del futuro, capace di sostenere il paradigma sociologico del bene comune e del progresso", considera. I TASSI DI INTERESSE DI FED E BCE Riguardo ai numeri dell'economia e alle azioni messe in atto dalle istituzioni, Rotondi considera positivamente i rialzi dei tassi di interesse di Fed e Bce: "Tutto come necessario; sono anzi prevedibili nuovi prossimi interventi", afferma, infatti. Se il Pil italiano è dato al +3,9% a fine anno, Rotondi punta sul realismo di una contrazione per il 2023 "poiché la crescita è rallentata, l'Eurozona e il Regno Unito sono in prossimità di recessione, limiti, vincoli e criticità, nonché necessità di profonde trasformazioni penalizzano tutt'oggi un ulteriore slancio dello sviluppo economico, dei mercati finanziari, della competitività sui livelli dei prezzi, dei fattori scarsi, e i relativi rischi potrebbero suggerire timori di stagflazione", afferma. "La oggettiva probabilità di recessione più grave per il 2023- prosegue Rotondi- potrebbe manifestarsi anche a causa della riduzione del potere d'acquisto conseguente all'inflazione" e "alla luce del biennio 2021-2022 dobbiamo porre al centro la crescita economica del futuro anche nel rispetto delle aspettative dei sottoscrittori di titoli italiani del Tesoro presenti per il 6,4% nel totale dei panieri governativi globali (nell'ordine dopo Usa, Giappone e Francia)". Rotondi conclude: "Senza considerare abbandonato il futuro, ove una recessione grave potrebbe porre il dubbio circa la sostenibilità del debito italiano". E chiosa: "Le previsioni mondiali inducono ad una riduzione di crescita del Pil, anche in Cina, con attese recessive nell'Eurozona e nel Regno Unito. Le economie potrebbero registrare un minimo già nel 2023 con una debole ipotesi di futura ripresa, nella condizione che gli Usa riescano a evitare la recessione. Oltremodo riconosciamo che i rischi siano al ribasso e siano da considerare anche i riferimenti del Transmission Protection Instrument (Tpi di Bce), con una visione della crescita economica, finanziata con rigore e motivata dall'economia reale di scuola teorica ed empirica. Il punto nodale è che si tratta di una motivazione umanistica, forte dell'autostima del saper fare e del saper essere; dunque, non unicamente rispettosa di una dinamica meccanicistica del debito. Debito che tra l'altro, è presente con merito in portafogli mondiali; diversificati, ampi e profondi di luoghi culturali globali, con stili di vita e giustizia infrastrutturali, forti nel pensiero dello stato sociale con virtù, discipline e visioni comuni".


di Agenzia DIRE






logoEV
qrcode