SEI IN > VIVERE ITALIA > ATTUALITà

Csm, con 420 voti Felice Giuffré è il decimo membro laico del Parlamento

2' di lettura 98

ROMA - Felice Giuffrè, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico a Catania, è stato eletto dal Parlamento in seduta comune membro del Consiglio superiore della magistratura con 420 voti.
È il decimo componente laico (in quota Fratelli d'Italia) che viene eletto dall'attuale Parlamento. Quello di Giuffrè era l'ultimo dei membri non togati che non si era riuscito a nominare due giorni fa a causa del malumore del Movimento 5 stelle sul nome del penalista reggino, ed ex sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino, indicato da Fdi e poi costretto al passo indietro perchè indagato in un processo per 'ndrangheta. Valentino martedì era stato sostituito in corsa proprio con l'avvocato siciliano, ma Giuffè si è fermato a quota 295 voti non raggiungendo il quorum previsto per l'elezione(i tre quinti dei componenti dell'Assemblea). I presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, che hanno presieduto insieme la seduta a Montecitorio, hanno così riconvocato il Parlamento oggi, ancipando l'iniziale previsione di una seduta martedì 24 gennaio. Per essere eletto Giuffrè doveva ottenere almeno 364 preferenze. Oggi ne ha prese 420, 2 astenuti, 8 voti dispersi, 24 le schede bianche e 17 quelle nulle. Tutti i partiti, ad eccezione dell'Alleanza Verdi-Sinistra che non ha partecipato al voto, hanno concordato di sostenere la sua candidatura. Gli altri 9 componenti laici del Csm già eletti dal Parlamento in seduta comune il 17 gennaio, ossia due giorni fa, sono: Isabella Bertolini, Daniela Bianchini e Rosanna Natoli in quota FdI; Claudia Eccher e Fabio Pinelli per la Lega; Enrico Aimi per Forza Italia; Roberto Romboli per il Pd; Ernesto Carbone per Azione-Iv; Michele Papa per i 5 stelle. Si completa così il Plenum del Csm che dopo la riforma ora dovrà eleggere il nuovo vice presidente al posto dell'attuale David Ermini. I rumors puntano i riflettori sul candidato del Pd Romboli, che nella seduta del 17 gennaio è risultato il più votato con 531 preferenze, con il sostegno praticamente da tutti i partiti. L'Organo di autogoverno della magistratura, in scadenza, era stato prorogato a causa prima delle elezioni anticipate e poi per l'approvazione della Legge finanziaria, che hanno fatto slittare la convocazione delle Camere per eleggere i membri laici. In più di un'occasione il capo dello Stato, Sergio Mattarella, aveva espresso l'auspicio che il Parlamento facesse in fretta senza ulteriori rinvii.


di Agenzia DIRE






logoEV
qrcode