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Caso Cospito, alla Camera le audizioni del Giurì sulle accuse di Donzelli al Pd

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ROMA - Alla Camera è il giorno delle audizioni del Giurì d'onore costituito su richiesta del Pd dopo le dichiarazioni in Aula del deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli sulla visita in carcere di una delegazione dem all'anarchico Alfredo Cospito.
Il deputato meloniano, che è anche vicepresidente del Copasir, aveva chiesto ai colleghi del Partito democratico: "Questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia?". Da quelle parole era nato un caso politico e giudiziario, poiché l'esponente di FdI aveva rivelato a Montecitorio delle informazioni riservate ricevute dal collega di partito Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, che per la vicenda è anche indagato per rivelazioni di segreto d'ufficio: al centro c'è una relazione del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sulle conversazioni intercettate nel carcere di Sassari tra Cospito ed esponenti della criminalità organizzata a proposito della battaglia dell'anarchico, in sciopero della fame dallo scorso 20 ottobre, per abolire il 41-bis. Proprio i contenuti di questa relazione, che il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha definito "un atto sensibile" pur negando che fosse coperta da segreto, sono stati passati da Delmastro a Donzelli. IL GIURÌ SUL CASO DONZELLI Ad essere auditi sono i deputati del Pd Debora Serracchiani, Silvio Lai e Andrea Orlando (che hanno visitato Cospito nel carcere di Sassari) e lo stesso Donzelli. Il Giurì, presieduto dall'ex ministro dell'Ambiente Sergio Costa (M5S), è composto dai deputati Roberto Giachetti (Terzo Polo), Alessandro Colucci (Noi Moderati), Annarita Patriarca (Forza Italia) e Fabrizio Cecchetti (Lega). La relazione del Giurì dovrà essere depositata all'Aula entro il 10 marzo. SERRACCHIANI: "SI FACCIA LUCE SULLE PAROLE DI DONZELLI" La prima a essere sentita è stata la presidente del gruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani. "Mi aspetto si faccia luce e chiarezza su una dichiarazione che ha portato a questo Giurì, c'è evidentemente qualcosa da verificare", ha detto al termine dell'audizione. ORLANDO: "FARE VISITE IN CARCERE NON LEDE ONORE PARLAMENTARI" Anche l'ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, dopo essere stato sentito dal Giurì, è tornato sul caso Donzelli: "Se andare a fare una visita in carcere fosse la causa di una lesione dell'onorabilità dei parlamentari, e mi auguro che questo non avvenga, in qualche modo sarebbe un vulnus ad un istituto stesso che nel corso degli anni ha portato a risultati positivi, perché al prossimo che venisse in mente di fare una visita ci penserebbe due volte, qualunque sia la situazione". "Credo che la situazione specifica sia difendere questa pratica - prosegue Orlando -, che è una molla che ha costituito nel corso degli anni uno stimolo a migliorare la situazione degli istituti di pena. Lo dico da ex ministro che spesso si è mosso sulla base di segnalazioni dei parlamentari di tutti gli schieramenti politici che segnalavano situazioni di difficoltà nelle carceri italiane".







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