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La fascia della Regione Lombardia non sarà al Milano Pride: bocciata la presenza al corteo

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MILANO - La fascia di regione Lombardia non sarà al Milano Pride 2023, la manifestazione per i diritti della comunità LGBTQ+ che sfilerà il prossimo 24 giugno per le strade del capoluogo lombardo.
Questo pomeriggio, infatti, l'aula del consiglio regionale di palazzo Pirelli ha bocciato, con 43 voti contrari e 23 favorevoli, la mozione presentata dal consigliere della lista di centrosinistra 'Patto Civico' e fondatore dei Sentinelli, Luca Paladini, che chiedeva al governatore Attilio Fontana l'impegno a "delegare il presidente del Consiglio regionale, o un assessore o un consigliere regionale a partecipare al 'Milano Pride 2023', indossando la fascia istituzionale". SCAMBIO DI ACCUSE E TONI ACCESI IN AULA Una mozione analoga era stata approvata lo scorso anno, grazie al voto a scrutinio segreto. Quest'anno, però, la maggioranza di centrodestra è rimasta compatta e, dopo il rifiuto al patrocinio alla manifestazione deciso dall'Ufficio di presidenza del Pirellone lo scorso maggio, ha bocciato anche la presenza fascia istituzionale al corteo. La discussione in aula, però, è stata dura, con toni accesi, reciproci scambi di accuse e interruzioni continue. Il primo firmatario della mozione, Luca Paladini, si è rivolto alla maggioranza chiedendo lo sforzo "di andare oltre pregiudizi e stereotipi, riconoscendo al Pride quel valore sociale che si rifa' all'articolo 3 della costituzione". Secca la replica Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d'Italia, che, negando "oscurantismo o pregiudizio" ha accusato i partecipanti al Pride di "non avere rispetto verso chi non la pensa come loro" perché "vedere immagini passate dove la madonna è rappresentata a seno nudo non sembra molto rispettoso verso i credenti". Sempre dal centrodestra, numerose accuse sulla "moralità" di una manifestazione che "promuove la pratica dell'utero in affitto". Attacchi respinti al mittente dal centrosinistra, con il capogruppo del M5S Nicola Di Marco che, "parlando di moralità", ricorda al centrodestra le immagini in cui l'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa, veniva ripreso intento a fare il saluto romano durante un funerale.







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