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VIDEO | Capone (Ugl): “Finalmente esiste un sindacato dei rider”
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ROMA - "Al termine del nostro Congresso abbiamo stabilito finalmente che esiste un sindacato dei rider, l'unico sindacato in Italia per questa categoria". Lo ha affermato all'agenzia Dire il segretario generale UGL, Paolo Capone, a margine del 1° Congresso nazionale Ugl Rider 'Viaggio nel futuro - Verso il rinnovo del Ccnl', svoltosi a Roma.
"È un sindacato- ha proseguito- che è stato capace, insieme a tutti i rider di cui oggi abbiamo avuto una rappresentanza da tutte le parti d'Italia, di trovare una formula per garantire dei diritti, e quindi un contratto collettivo nazionale di lavoro, a una categoria di lavoratori autonomi, così come i rider ci hanno chiesto". "Questo- ha poi sottolineato Capone- è un esperimento ovviamente perfettibile, subito dopo il Congresso inizierà la stagione del rinnovo del contratto, ma è un esperimento che non ha eguali in Europa. Ai nuovi lavori si deve rispondere con nuovi strumenti, che garantiscano il lavoratore, la sua sicurezza, la sua capacità di avere una retribuzione dignitosa".
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"Questa- ha poi ricordato il segretario generale UGL- è una delle tappe dei congressi che abbiamo avviato già da qualche mese e che hanno già riguardato tutte le categorie provinciali, poi le strutture territoriali e le categorie nazionali, come quella fatta oggi, per arrivare poi al Congresso generale, che faremo a novembre". "Tutto questo- ha inoltre detto- proprio dal titolo 'Viaggio nel futuro', perché credo, e crediamo, che sia un momento molto particolare non soltanto per il nostro Paese ma per il lavoro in generale. Stanno cambiando molti parametri: dalla preoccupazione che avevamo per là robotizzazione siamo passati a una preoccupazione molto più forte, molto più ansiogena, riguardante l'intelligenza artificiale". "Questi strumenti, probabilmente, saranno il quotidiano del prossimo futuro- ha concluso Capone- e dobbiamo essere in grado di affrontarli e, in qualche maniera, di governarli. I processi non si possono subire ma si devono governare".

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