SEI IN > VIVERE ITALIA > ATTUALITA'
lancio di agenzia
Mafia, la parola della Corte dei Conti sul contenzioso con Anbsc: “Pagare i coaudiutori”
2' di lettura
154

ROMA - Sull'annosa questione dei mancati pagamenti che l'Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) deve ai coadiutori che eseguono le procedure di confisca è intervenuta anche la Corte dei Conti. In una determina, la 34 del 2023, che cristallizza lo stato degli insoluti, si ricorda il contenzioso e si precisa che "i compiti affidati ai coaudiutori dell'Anbsc richiedono adeguata e puntuale retribuzione".
La denuncia che ciò non avvenisse è stata sollevata in una recente intervista e attraverso dichiarazioni rese alla stampa da Cristiana Rossi, amministratrice giudiziaria, contattata poi da numerosi colleghi professionisti che hanno iniziato a raccontare le loro stesse disavvenuture e a sollevare l'urgenza di intervenire a tutela di persone che peraltro affrontano, con questo lavoro, rischi anche personali.
"L'Agenzia- prosegue la relazione della Corte dei Conti- ha investito l'Avvocatura anche se nel tempo aveva richiesto l'autorizzazione del Giudice per procedere al pagamento" su alcune procedure. Il compenso per l'opera professionale va riconosciuto- ribadisce l'Istituzione- e non è legittimo attendere i tempi lunghissimi delle azioni giudiziali che l'Agenzia intraprende per evitare che l'Erario anticipi somme prima di promuovere azioni contro le aziende debitrici. Ma così facendo i professionisti restano senza compenso. Parliamo, per fare alcuni esempi, di 90 pratiche istruite nel 2020 di 1.633.102,36 di cui è stata pagata solo una parte di 405.823,88 o ancora nel 2022 su 504 richieste di acconto ne sono state istruite 226 ed evase 151 per un totale versato di 827.560,48 a fronte di 2.798.619,67.
"Il conto dell'Agenzia- ha spiegato Cristiana Rossi- è pieno di pignoramenti, dunque bisogna mettersi in fila. Nell'ultima udienza a trattazione scritta è stato deciso il rinvio al 2024 inoltrato, ma continuerò a mettere in esecuzione il decreto ingiuntivo in tutte le sedi", promette.
Quello che scrive nero su bianco la Corte dei Conti è di fatto un rimprovero alla condotta dell'Agenzia, ma in concreto? "Auspico che l'attività svolta dalla Sezione controlli della Corte dei Conti contenuta nella deliberazione n. 34/2023 del 2 magio scorso sia soltanto l'inizio di una verifica più attenta ed approfondita. Auspico- conclude Rossi- ci sia altresì un'ispezione approfondita del ministro dell'Interno e del ministero della Giustizia sul tema".

SHORT LINK:
https://vivere.me/eeXo
Commenti
